A-Frame
Vedi Palizzata (A-Frame).
Benvenuto nel nostro glossario completo dedicato all'Agility Dog. Che tu sia un neofita che muove i primi passi in campo o un agonista esperto, qui troverai le definizioni degli ostacoli, delle tecniche di conduzione (handling) e dei termini regolamentari che compongono questo sport adrenalinico.
Vedi Palizzata (A-Frame).
Una delle due tipologie principali di prove nelle competizioni di Agility Dog. Il percorso di tipo Agility si caratterizza per la presenza di ostacoli con zone di contatto obbligatorie, come la palizzata, la passerella e la bascula.
L'obiettivo in una prova di Agility è completare il percorso senza penalità e nel minor tempo possibile, rispettando il Tempo di Percorso Standard (TPS). La corretta esecuzione degli ostacoli con contatto è un elemento cruciale per la valutazione.
Disciplina cinofilo-sportiva che consiste nell'affrontare una serie di ostacoli lungo un percorso, nel minor tempo possibile e senza commettere penalità. L'obiettivo è evidenziare il piacere e l'agilità del cane nel collaborare con il conduttore.
Nata nel Regno Unito nel 1978 come intrattenimento durante il Crufts, l'Agility Dog si fonda sulla perfetta intesa e comunicazione tra il cane e il suo conduttore, che guida l'animale utilizzando comandi vocali e segnali posturali. Non è consentito toccare il cane o gli ostacoli.
Principio operativo della conduzione proattiva. Consiste nell'atto pratico di comunicare l'indicazione per l'ostacolo successivo (N+1) mentre il cane è ancora impegnato nell'esecuzione dell'ostacolo corrente (N).
Un corretto anticipo permette al cane di integrare la nuova informazione nel suo piano motorio, aggiustando falcata, punto di stacco e parabola di salto per massimizzare l'efficienza e la fluidità.
Termine gergale che indica l'azione di inviare il cane ad affrontare un ostacolo, tipicamente un salto, dal lato opposto rispetto a quello più vicino o evidente lungo la traiettoria.
Questa manovra richiede un alto livello di comprensione e fiducia tra cane e conduttore. Viene utilizzata in sequenze complesse per guadagnare tempo o per preparare una traiettoria più efficiente verso l'ostacolo successivo.
Ostacolo costituito da un'asse basculante che il cane deve percorrere nella sua interezza. L'attrezzo è dotato di zone di contatto all'inizio e alla fine, che devono essere toccate con almeno una zampa.
Il cane deve salire sulla bascula dal lato abbassato e percorrerla fino al punto di oscillazione, controllando la discesa della rampa con il proprio peso. L'abbandono dell'ostacolo prima che l'estremità opposta abbia toccato terra costituisce una penalità.
Azione biomeccanica complessa che il cane esegue all'apice della parabola di salto. Consiste in una rotazione del corpo ottenuta abbassando testa e collo mentre si solleva la coda e si raccolgono gli arti.
Questa manovra, da non confondere con l'ostacolo omonimo, permette al cane di "chiudere" il salto per superare la barra con gli arti posteriori e di preparare il corpo a un atterraggio efficiente, già orientato verso la nuova direzione.
Termine utilizzato per descrivere l'unità funzionale e la partnership tra il cane e il suo conduttore. L'Agility Dog è considerato uno sport di binomio, in quanto il successo dipende interamente dalla loro connessione, comunicazione e lavoro di squadra.
La qualità del binomio si riflette nella fluidità, velocità e precisione con cui viene eseguito il percorso, dimostrando un'intesa costruita attraverso l'addestramento e la fiducia reciproca.
Disciplina scientifica che applica i principi della meccanica allo studio del movimento degli organismi viventi. Nell'agility, analizza le forze interne ed esterne che agiscono sulla struttura scheletrica del cane durante la corsa, il salto e i cambi di direzione.
Permette di passare da un'analisi descrittiva a una diagnosi causale degli errori, fondamentale per ottimizzare la tecnica, prevenire gli infortuni e progettare programmi di condizionamento fisico efficaci.
Tecnica di conduzione avanzata in cui il conduttore cambia lato rispetto al cane girandogli la schiena. A differenza del Front Cross, il contatto visivo tra cane e conduttore viene momentaneamente perso.
Questa manovra viene eseguita mentre il conduttore è in movimento e si trova davanti al cane. È una tecnica efficiente per cambiare direzione senza rallentare, ma richiede un'esecuzione precisa e un cane ben addestrato e sicuro di sé, capace di proseguire autonomamente per un breve tratto.
Esercizi di allenamento che utilizzano quattro o più salti disposti a formare un quadrato (Box) o un cerchio (Clock). Sono ideali per allenare i cambi di direzione, la raccolta e la reattività del cane alle diverse tecniche di handling in uno spazio contenuto.
Questi schemi permettono di praticare un'ampia gamma di abilità, come le serpentine, i giri stretti (wrap) e l'approccio agli ostacoli da ogni possibile angolazione.
L'azione con cui il cane passa dal galoppo destro a quello sinistro, o viceversa. In agility, il tempismo di questo cambio è cruciale per la fluidità.
Idealmente, il cambio dovrebbe avvenire a terra, nella falcata che precede l'ostacolo prima della curva, per permettere al cane di atterrare già con la gamba dominante corretta e affrontare la curva senza perdite di tempo o squilibri.
Suddivisione dei cani in base alla loro altezza al garrese per garantire equità e sicurezza nelle competizioni. Le altezze degli ostacoli sono regolate in base a queste categorie.
Il regolamento FCI prevede quattro categorie:
Azione biomeccanica fondamentale in cui il cane accorcia la sua base di appoggio, abbassa la parte posteriore del corpo e sposta il centro di gravità verso gli arti posteriori. Questo si traduce in un accorciamento visibile della falcata.
È un'azione indispensabile per decelerare in modo controllato, preparare un salto che richiede una parabola alta e per eseguire curve strette, "caricando" gli arti posteriori come molle.
L'insieme delle tecniche e dei segnali che il conduttore utilizza per guidare il cane attraverso il percorso di agility. La conduzione si basa su una combinazione di comandi vocali, linguaggio del corpo e movimento nello spazio.
Una conduzione efficace è chiara, precisa e tempestiva, e permette al cane di interpretare correttamente le intenzioni del conduttore per affrontare gli ostacoli nella giusta sequenza e con la traiettoria ideale. Le principali tecniche includono i cambi di posizione come il Front Cross, il Rear Cross e il Blind Cross.
Stile di handling in cui il conduttore fornisce al cane le informazioni sulla traiettoria e sull'ostacolo successivo prima che il cane ne abbia bisogno, permettendogli di anticipare le sequenze anziché reagire ad esse.
Si contrappone alla conduzione reattiva e permette al cane di preparare il proprio corpo (punto di stacco, parabola, cambio di gamba), massimizzando velocità e sicurezza.
Complesso sistema di muscoli profondi e superficiali del tronco del cane (addominali, muscoli della schiena e del bacino) che lavorano per stabilizzare la colonna vertebrale e il bacino durante il movimento.
Un core forte agisce come un corsetto naturale, permettendo un trasferimento efficiente della forza propulsiva dagli arti posteriori all'avantreno e proteggendo la colonna da movimenti potenzialmente dannosi.
Categoria di gara non ufficiale, spesso presente nei circuiti nazionali, riservata ai binomi che si affacciano per la prima volta all'attività agonistica. Le gare per Debuttanti presentano percorsi più semplici e un numero ridotto di ostacoli per favorire un approccio graduale alla disciplina.
Termine inglese che descrive l'impulso interno, la spinta innata e biologicamente determinata del cane a compiere un'azione o a raggiungere un obiettivo. Si manifesta come entusiasmo, intensità e focus.
È il "motore" del cane, che va distinto dalla motivazione (il "carburante" fornito dal conduttore). Il compito del conduttore è comprendere e coltivare il drive, trasformandolo in una spinta focalizzata e collaborativa.
La sanzione più grave in una prova di agility, che comporta l'interruzione della valutazione della performance. Il binomio può comunque, a discrezione del giudice, concludere il percorso.
Le cause di eliminazione includono, tra le altre:
Organizzazione responsabile della gestione e della regolamentazione delle attività cinofile in Italia, inclusa l'Agility Dog. L'ENCI recepisce e applica i regolamenti della FCI, adattandoli al contesto nazionale.
Vedi Extension (Estensione).
Azione biomeccanica opposta alla raccolta, in cui il cane allunga al massimo il suo corpo e la sua falcata, proiettando il centro di gravità in avanti per massimizzare la velocità lineare.
È la modalità di movimento utilizzata nei tratti rettilinei o nelle curve ad ampio raggio, dove l'obiettivo è coprire la massima distanza nel minor tempo possibile.
La prima parte della parabola di salto, che va dal distacco completo dal suolo fino al raggiungimento dell'apice della traiettoria. Questa fase è il risultato diretto della potente estensione quasi simultanea delle articolazioni degli arti posteriori (anca, ginocchio e tarso).
La fase conclusiva del salto, che copre il tragitto dall'apice della parabola fino al contatto con il suolo. Durante questa fase, l'avantreno del cane si prepara ad assorbire significative forze di impatto.
Un atterraggio efficiente è asimmetrico (un arto tocca terra prima dell'altro), permettendo di conservare il momentum e di "rullare" direttamente nella falcata successiva.
La federazione internazionale che governa le organizzazioni cinofile di gran parte del mondo. La FCI stabilisce i regolamenti ufficiali per le competizioni internazionali di Agility Dog, incluse le specifiche degli ostacoli, le regole di punteggio e le classi di gara.
Tecnica di conduzione fondamentale in cui il conduttore cambia il braccio e la spalla di guida passando di fronte al cane e girando verso di lui. Questo movimento comunica al cane un cambio di direzione.
È una delle manovre più chiare per segnalare una svolta, specialmente se stretta, in quanto il cane può vedere costantemente il viso e il corpo del conduttore. Permette al conduttore di mantenere il controllo e di rimanere in una posizione avanzata rispetto al cane.
Nell'andatura del galoppo, è l'arto anteriore che si estende più in avanti e tocca terra per ultimo nella sequenza dei tre tempi, seguito da un momento di sospensione. Si parla di galoppo "destro" o "sinistro" in base a quale zampa è dominante.
Per un vincolo biomeccanico, un cane può curvare in modo efficiente e sicuro solo nella direzione della sua gamba dominante (es. galoppo destro per curvare a destra).
Ostacolo costituito da uno pneumatico o una struttura circolare sicura, sospesa all'interno di un telaio, attraverso cui il cane deve saltare.
L'altezza del centro della gomma dal suolo varia in base alla categoria di altezza del cane. Il cane deve attraversare l'apertura senza abbattere l'ostacolo o passare tra la gomma e il telaio.
Indica il livello di esperienza e abilità di un binomio. La progressione attraverso i gradi si basa sull'ottenimento di risultati specifici nelle competizioni ufficiali.
Il sistema FCI prevede tre gradi principali:
Sequenze di salti disposti in linea retta a distanze specifiche e calcolate, progettate per isolare e allenare la meccanica del salto del cane indipendentemente dalla conduzione.
L'obiettivo è sviluppare nel cane la consapevolezza del proprio corpo, la forza (es. griglie di "bounce") e la capacità di adattare la propria falcata in modo autonomo (es. griglie a falcata regolabile).
Vedi Conduzione (Handling).
Vedi Salto (Hurdle).
Vedi Momentum (Inerzia).
La seconda tipologia principale di prova nelle competizioni di Agility Dog. Un percorso di Jumping è caratterizzato dall'assenza di ostacoli con zone di contatto obbligatorie (palizzata, passerella, bascula).
L'obiettivo di una prova di Jumping è testare la velocità, l'agilità e la capacità del binomio di seguire sequenze complesse di salti e altri ostacoli come tubi e slalom. La valutazione si concentra sulla velocità e sull'assenza di penalità agli ostacoli.
La traiettoria più efficiente e naturale che un cane può percorrere tra un ostacolo e l'altro. La capacità del conduttore di "leggere" e impostare correttamente la linea del cane è fondamentale per un percorso veloce e fluido.
Una buona conduzione mira a indicare al cane la linea ideale con sufficiente anticipo, permettendogli di preparare l'approccio, il salto e la ricezione in modo ottimale, conservando velocità e sicurezza.
In un percorso esistono due traiettorie distinte: la Linea del Cane è il percorso effettivo che il cane compie, mentre la Linea del Conduttore è il percorso scelto dal conduttore per influenzare e guidare la Linea del Cane.
L'abilità del conduttore sta nel pianificare una propria linea, spesso diversa e più corta, che permetta di comunicare efficacemente e generare una Linea del Cane ottimale e realistica.
In fisica, è il prodotto della massa di un corpo per la sua velocità (p=mv). Nell'agility, rappresenta l'inerzia del cane in movimento, ovvero la sua tendenza a mantenere lo stato di moto.
La sfida principale in un percorso non è solo generare velocità, ma gestire le variazioni di momentum (curve, decelerazioni) con la minima dispersione di energia per conservare fluidità e risparmiare tempo.
Ostacolo da saltare che simula un muro pieno, composto da pannelli mobili. La parte superiore è dotata di elementi a incastro che possono cadere se toccati, indicando così una penalità.
L'altezza e la larghezza del muro variano a seconda della categoria del cane. Il cane deve superare l'ostacolo saltando senza far cadere nessuno degli elementi superiori.
Termine gergale per descrivere una configurazione di percorso in cui un ostacolo errato (off-course) è posizionato in modo strategicamente allettante, spesso lungo la linea più naturale che il cane seguirebbe.
Queste configurazioni sono test deliberati della qualità della comunicazione del binomio e richiedono una conduzione proattiva per indicare al cane la scelta corretta prima che si impegni sulla traiettoria sbagliata.
Comando vocale o gestuale utilizzato dal conduttore per indicare al cane di allargare la propria traiettoria o di dirigersi verso un ostacolo lontano. È l'opposto del comando "stringi".
Ostacolo composto da due rampe larghe, incernierate al vertice a formare una "A". Entrambe le rampe presentano una zona di contatto nella parte inferiore, che il cane deve toccare sia in salita che in discesa.
La superficie delle rampe è antiscivolo e dotata di listelli per favorire la presa. L'angolo al vertice e le dimensioni sono definite dal regolamento per garantire la sicurezza.
La traiettoria curva descritta dal centro di gravità del cane durante la fase aerea del salto. La sua forma (altezza e lunghezza) è determinata dalla velocità e dall'angolo di stacco.
La parabola ottimale dipende dal contesto: più piatta e lunga per sequenze rettilinee (per conservare il momentum), più alta e corta ("a campana") per preparare una curva stretta subito dopo l'atterraggio.
Ostacolo composto da tre sezioni: una rampa di salita, una sezione centrale piana e una rampa di discesa. Le rampe di salita e discesa sono dotate di zone di contatto.
Il cane deve percorrere l'intera lunghezza dell'ostacolo, toccando con almeno una zampa la zona di contatto in salita e quella in discesa. Abbandonare l'ostacolo prematuramente costituisce una penalità.
Un errore commesso dal cane o dal conduttore durante l'esecuzione di un percorso, che comporta l'aggiunta di punti di penalità al punteggio finale. L'obiettivo primario di un percorso è terminarlo senza penalità (percorso netto).
Le penalità più comuni includono:
Un percorso completato senza alcuna penalità agli ostacoli e senza superare il Tempo di Percorso Standard (TPS). In caso di parità di penalità, il binomio con il tempo più basso vince.
L'influenza che la posizione e il movimento del corpo del conduttore esercitano sulla traiettoria del cane, senza contatto fisico. I cani reagiscono istintivamente alla "pressione" spaziale.
Muoversi verso la linea del cane esercita pressione spingendola all'esterno; allontanarsi rilascia la pressione, invitando il cane a stringere la traiettoria verso il conduttore.
La posizione precisa sul terreno da cui il cane imprime la spinta propulsiva finale per il salto. La scelta di questo punto è un calcolo istantaneo basato su velocità, altezza dell'ostacolo e traiettoria successiva.
Un punto di stacco anticipato genera una parabola lunga e piatta (ideale per l'estensione), mentre uno ritardato produce una parabola alta e corta (necessaria per la raccolta).
Vedi Collection (Raccolta).
Tecnica di conduzione in cui il conduttore cambia il braccio e la spalla di guida passando dietro al cane. Questa manovra viene utilizzata per cambiare la direzione del cane mentre il conduttore è in ritardo rispetto a esso.
Il Rear Cross è utile quando il conduttore ha bisogno di più tempo per raggiungere la posizione successiva o per gestire sequenze in cui il cane lavora a distanza. A differenza del Front Cross, non richiede che il conduttore si fermi o giri verso il cane.
Il tempo concesso al conduttore, prima della gara, per analizzare il tracciato senza il cane e pianificare la propria strategia. È un processo che include la memorizzazione della sequenza, l'analisi della linea del cane, la pianificazione della linea del conduttore e la scelta delle tecniche di handling.
Si verifica quando un cane si ferma davanti a un ostacolo, si gira per evitarlo o lo supera lateralmente senza affrontarlo. Un rifiuto comporta una penalità.
Se il cane commette un rifiuto, il conduttore deve riportarlo sull'ostacolo e farglielo eseguire correttamente prima di proseguire. Tre rifiuti nel corso di una prova comportano l'eliminazione.
Tecnica di addestramento avanzata con cui si insegna al cane a toccare la zona di contatto degli ostacoli (palizzata, passerella, bascula) senza fermarsi, mantenendo la massima velocità.
Questa tecnica si contrappone al metodo tradizionale Two On-Two Off, che richiede una fermata statica sulla zona di contatto. Il running contact permette di guadagnare secondi preziosi, ma richiede grande precisione e un lungo lavoro di addestramento.
L'ostacolo più comune in un percorso di agility, composto da due supporti (chiamati "ritti") e una o più barre orizzontali mobili (chiamate "asticelle").
Il cane deve superare l'ostacolo saltando tra i ritti senza abbattere l'asticella. L'altezza dell'asticella è regolata in base alla categoria di altezza del cane.
Ostacolo composto da una serie di elementi inclinati e di bassa altezza, disposti in progressione per formare un salto in estensione. L'ostacolo è delimitato da quattro paletti ai vertici.
Il cane deve superare l'intera lunghezza dell'ostacolo con un unico balzo, senza toccare o spostare nessuno degli elementi. La lunghezza dell'ostacolo varia in base alla categoria.
Vedi Bascula (Seesaw).
Piccoli percorsi o esercizi specificamente disegnati per insegnare al cane a scegliere l'ostacolo corretto quando si trova di fronte a una scelta tra due o più opzioni allettanti (un "ostacolo trappola").
Lo scopo è rafforzare la capacità del cane di ascoltare e dare priorità alle indicazioni del conduttore rispetto al proprio istinto.
Ostacolo composto da una serie di paletti verticali (tipicamente 8, 10 o 12) piantati in linea retta a una distanza fissa l'uno dall'altro.
Il cane deve entrare nello slalom mantenendo il primo paletto alla sua sinistra e procedere serpeggiando tra i pali successivi senza saltarne nessuno. Un errore nell'entrata o nell'esecuzione richiede la correzione e la ripetizione dal punto dell'errore.
Comando vocale o segnale posturale usato per indicare al cane di eseguire una virata molto stretta attorno a un ostacolo, tipicamente l'ala di un salto (ritto).
Vedi Tavolo (Table).
Ostacolo costituito da una superficie quadrata sopraelevata sulla quale il cane deve salire e fermarsi per un tempo prestabilito (solitamente 5 secondi), in una posizione specifica.
Il cronometraggio si interrompe quando il cane sale sul tavolo e riprende quando ne scende. Abbandonare il tavolo prima della fine del conteggio costituisce una penalità.
Il tempo massimo consentito per completare un percorso. Superare il TMP comporta l'eliminazione.
Viene calcolato in base al Tempo di Percorso Standard (TPS), solitamente moltiplicandolo per un fattore di 1.5 o 2, a seconda della tipologia di gara e del livello.
Il tempo di riferimento, calcolato dal giudice prima della gara, entro il quale un binomio dovrebbe completare il percorso senza penalità di tempo.
Viene determinato dividendo la lunghezza esatta del percorso per una velocità al metro/secondo stabilita dal giudice in base al livello di difficoltà e alla classe. Superare il TPS comporta l'aggiunta di penalità sul tempo finale, calcolate in base ai secondi o frazioni di secondo di eccedenza.
Ostacolo composto da un imbocco rigido a forma di cerchio seguito da un tunnel di tessuto non armato, che il cane deve attraversare spingendo la stoffa con il proprio corpo.
Il cane deve entrare dall'imboccatura e percorrere tutta la lunghezza del tunnel fino a uscirne dall'estremità opposta, che giace appiattita al suolo.
Ostacolo composto da un tunnel flessibile e armato che può essere posizionato in linea retta o con una o più curve. Il cane deve entrare da un'estremità e uscire da quella opposta.
È uno degli ostacoli che il cane affronta con maggiore velocità e sicurezza, e viene spesso utilizzato per lanciare il cane su traiettorie complesse o per creare cambi di ritmo nel percorso.
Tecnica di addestramento tradizionale per l'esecuzione delle zone di contatto, in cui si insegna al cane a fermarsi in una posizione statica precisa sulla rampa di discesa.
La posizione richiesta è con le due zampe posteriori sulla zona di contatto e le due zampe anteriori a terra (two on, two off). Questo garantisce il contatto ma comporta una perdita di tempo rispetto alla tecnica del running contact.
Vedi Gomma (Tyre).
Vedi Muro (Wall).
Aree specifiche, dipinte con un colore a contrasto, situate all'inizio e alla fine di alcuni ostacoli (palizzata, passerella, bascula) per garantire che il cane li percorra in sicurezza e nella loro interezza.
Il regolamento richiede che il cane tocchi con almeno una zampa la zona di contatto in salita e quella in discesa. L'omissione di una zona di contatto comporta una penalità ed è uno degli errori più comuni nelle competizioni.